mercoledì 3 settembre 2014
venerdì 27 dicembre 2013
venerdì 20 dicembre 2013
RISOLVERE IN UN BALENO LA CRISI ECONOMICA ITALIANA
PROPENSIONE MARGINALE
AL CONSUMO, PIL e DISOCCUPAZIONE
Prendendo ad esempio la contabilizzazione dei ticket e delle
fatture delle spese sanitarie, per uso fiscale, da parte delle persone fisiche,
è accertato che in Italia con una spesa annua di 115,oo miliardi di euro ne sono
restituiti 5,oo miliardi, con le
denuncie dei redditi modello Unico e 730. E’ evidente che trattasi di
transazioni che avvengono in un’area dell’economia con evasione fiscale
tendente a zero.
In parallelo avendo rilevato che i costi annuali per gli acquisti, effettuati dalla popolazione non
soggetta a IVA, ammontano a 1.230,oo miliardi di euro, viene spontaneamente da
riflettere sull’applicazione delle regole appropriate di stimolo dei fenomeni
economici per ottenere risultati positivi, rileggendo con interesse reverenziale le prediche
del più grande economista italiano. Stimoli di pertinenza dell’area politica
italiana.
Permettere a tutti i contribuenti, senza partita IVA, di
sottoporre a detrazione tutte le imposte sugli acquisti, ticket, scontrini di
ricevuta fiscale e fatture ridotte al
10% delle norme, dei tassi e dei parametri in atto per le spese sanitarie, nelle dichiarazioni dei redditi modelli
“Unico” e “730”. Potrebbe essere la valida soluzione economica. Aumenterebbe Il
Prodotto interno lordo. Si otterrebbe
una “Propensione marginale al consumo”, che col rapporto tra l’incremento del
consumo e l’incremento del reddito, provocherebbe anche l’eliminazione della
disoccupazione. E’ una scelta di politica economica. Beneficerebbero tutti i
contraenti: Lo Stato, i Clienti e i Fornitori.
Avverrebbe così, una restituzione annuale, da parte dello
Stato ai contribuenti, di 6,oo miliardi di euro con un aumento progressivo, portando
così a zero l’evasione fiscale. Si auto-convincerebbero i
contribuenti, senza partita IVA, a
evitare gli acquisti “in nero” di beni e
servizi, spontaneamente esigendo le ricevute fiscali e le fatture dei fornitori, aumentando le entrate dello Stato, creando
la “Propensione marginale al risparmio” e l’aumento immediato della produzione
con incremento dei posti di lavoro.
Prof.
Alvaro Picchi
lunedì 1 aprile 2013
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